
Questa serata ha voluto collegare la xenofobia di allora e di oggi. Soprattutto quella contro gli “zingari” che, cavalcando sentimenti legittimi come il desiderio di piu’ sicurezza, si nutre degli stereotipi che furono fatti pesare sui nostri emigranti.
Una serata fantastica, con uno Natalino Balasso a tenere banco. Raccontava, con delle parabole esilaranti, di Gesù e di San Pietro in viaggio lungo il Po, vestiti da poveri, a tastare il tasso di tolleranza e di accoglienza dei comuni mortali (molto basso,). Un Gian Antonio Stella che ripercorre l’atteggiamento che i popoli hanno sempre avuto verso i forestieri, ritenendosi ciascuno l’ombelico del mondo e tutti gli altri diversi e in qualche modo contaminati.
Una serata fantastica, con uno Natalino Balasso a tenere banco. Raccontava, con delle parabole esilaranti, di Gesù e di San Pietro in viaggio lungo il Po, vestiti da poveri, a tastare il tasso di tolleranza e di accoglienza dei comuni mortali (molto basso,). Un Gian Antonio Stella che ripercorre l’atteggiamento che i popoli hanno sempre avuto verso i forestieri, ritenendosi ciascuno l’ombelico del mondo e tutti gli altri diversi e in qualche modo contaminati.

Grande serata. 4000 persone entusiaste di fronte ad un tema come la tolleranza trattato con musica e tanta poesia. Un’oasi di rispetto verso il prossimo, in una zona che negli ultimi anni ha abdicato il proprio senso civico a favore delle maniere “fascistoidi e nostalgiche” di sindaci sceriffi un po’ fuori di testa e speriamo, prima o poi fuori dalla storia.