Sarò un po' cinico, forse non amo davvero la natura fino in fondo. Magari da siciliano non ho la montagna nel sangue, probabilmente non capisco le sfide dell'uomo contro se stesso. Sarà che sono scettico sulla continua voglia dell'uomo di superarsi. Chi lo sa? forse pure senza cuore, ma quando sento di alpinisti morti tra le bufere, gente inghiottita da valanghe, insomma di gente che ci lascia le penne inseguendo la gloria, la prima cosa che mi chiedo è : "Ma chi cazzo glielo ha fatto fare?"
32 commenti:
E perché non siamo più "yeti" come lo eravamo nel passato.
mi hai fatto sorridere...
te possino!!!
elsa
un mio parente spesso va a fare queste scalate, è appassionato di alpinismo...
ha la testa sulle spalle e per lui la sicurezza è tutto (come è logico che sia).
un giorno gli ho chiesto perchè gli piacesse tanto fare tutta quella fatica per raggiungere una croce di ferro che è stata messa in vetta, e lui mi ha risposto: "lo spettacolo che ti trovi quando sei lassù è inimmaginabile".
io non credo che tutte queste persone si allenano per giorni interi, faticano molto per la gloria. alcune forse sì, ma non tutte.
la passione... Pietro.... te lo fa fare la passione...... io sono un amante della montagna.....e certe cose, pur sapendo che sono pericolose (vedi per esempio il fuoripista) le fai lo stesso, perchè ami questo sport o altra cosa che sia ........ mio zio è stato uno scalatore (15 volte in nepal oltre i 6000, nuova zelanda, Perù, insomma in tutto il mondo) e molte volte è tornato non ti dico in che condizioni....... non ha mai mollato..!!! era la sua passione..!!
io, in quanto essere urbano, non capisco l'amore per la natura, se esco dal raccordo anulare mi prende l'agorafobia
Sì, la sfida, lo spettacolo, la psssione, ma io resto della tua opinione: "Ma chi cazzo glielo fa fare?"
A casa hanno mogli, figli, genitori, amici, parenti: non ci pensano a loro?
E' l'istinto umano di voler primeggiare...essere primi in qualcosa da la facoltà di guardare l'altro dall'alto verso il basso. Semplicemente.
La tentazione è forte anche per me.
E' la follia del voler sempre e comunque essere al massimo.
Proprio il post che avevo fatto io tempo fa da conoscitore della montagna. Lei non funziona come i telefonini o i gipponi, lei non si compra, si conquista e spesso, se ti dice no, bisogna rispettarla.
La gente non sa più cosa sia il rispetto quindi... azzi loro!
Troppo duro dici? Mi fa incavolare sentire parlare di "montagna killer" non ci vedo più, s'era capito vero!? :-D
concordo con chit
un esperto alpinista, dopo i morti di questa estate, ha detto: chi va in montagna sa a cosa va incontro e non merita nemmeno di essere soccorso. non sono esplorazioni scientifiche, sono "gite", cazzi loro se finiscono male
La passione, e la voglia di superare le proprie paure, penso che sia quello che spinge ad affrontare delle prove cosi' pericolose...
Io amo il mare e non posso andare
ma la montagna non credo di amare
mi piace la campagna ma non so che fare
e allora a 'sto mondo perchè devo stare?
Be'...credo sia meglio pensare a campare!
aldo :-)
Pietro la devi piantare di leggermi nel pensiero!
@ Pia (a casa hanno mogli, figli, genitori parenti...) Forse è proprio per quello che lo fanno...
Ho arrampicato, e adesso non più a causa di un brutto incidente in moto. Non dirò mezzo virgola della bellezza che c'è a salire su una montagna adoperando anche la mani. Sono cose che le hai dentro o non le hai. E con tutto questo mi piace anche il mare. Ciao.
anche il mare non è tenero, si va per mare magari a sfidare le onde, si va in montagna per scalarla per misurarsi con se stessi, per sentirsi vivi e delle conseguenze non ti importa
lo pensavo anch'io un paio di anni fa. poi ho conosciuto l'etna da vicino... e ho decisamente cambiato idea!
Zefirina, è proprio così.
E i termini montagna killer e mare assassino l'hanno coniato quelli che devono attirare l'attenzione su qualunque cosa, purchè non siano (per fare un esempio a caso, ma proprio a caso) i processi del nano.
Sono d'accordo con te Pietro...Dispiace, ma se la vanno proprio a cercare.
Un abbraccio
Come al solito mi hai fatto sorridere e soprattutto mi ha fatto un enorme piacere che tu abbia pubblicato qui a lato al lettera che tutti noi dobbiamo spedire a Santoro. Grazie!!
Ciao Pietro
appena puoi passa da me per un appello importante per aiutare una madre a conoscere la verità sulla morte di suo figlio ed avere giustizia.
Grazie
Pino ;)
Pericoli sia al mare,sia in montagna.
Più si è sicuri e più accadono disgrazie...
sarà perché eccetera eccetera, ma per me è anche LA SECONDA COSA CHE MI CHIEDO :-)
CIAO, MARINA
Non saprei dire ma non faccio testo a me piace il mare e già a salire sulla scaletta in casa per cambiare una lampadina mi sento a disagio.
gli appassionati della montagna si sono un po' risentiti, lo immaginavo.
Massimo rispetto per loro, continuo ad essere scettico sulle sfide alla natura...
pulsioni di morte!
d'accordo con ale, chit, etc.. :) saluti e buon anno a tutti, a partire da pelle
ps: punzy, insetto urbano?
Sono esattamente della stessa idea (una volta tanto :P), sarò cinica anche io? Probabile, ma a me sembra lampante che la gloria non è di chi scala la vetta, ma di chi ti viene a salvare se qualcosa va storto...
beh scusate ma alcuni di questi discorsi mi sembrano un po' quelli del tipo: "è uscita con la minigonna, se l'hanno violentata se l'è andata a cercare"
esitono le passioni e persone che seguono le proprie per sentirsi vivi e non avere rimpianti.
esitono le fatalità e anche la sfiga.
sapete quante persone con moglie figlie genitori a casa vanno ogni giorno in giro in motorino per Roma... non è forse più rischioso?!?
Io ho una reazione simile ("ma non potevano starsene a casa?").
"un esperto alpinista, dopo i morti di questa estate, ha detto: chi va in montagna sa a cosa va incontro e non merita nemmeno di essere soccorso. non sono esplorazioni scientifiche, sono "gite", cazzi loro se finiscono male"
c'è gente che non rispetta la montagna..magari inizia la scalata senza l'attrezzatura adeguata e con una spavalderia da far paura..
ma sono persone, ed alcuni possono fare degli sbagli...
a volte ci rimettono la pelle per le loro imprudenze, mentre altre riescono a salvarsi per un soffio grazie ai soccorritori.
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