mercoledì 13 maggio 2009

Non è vero che non c'è più il valore della famiglia. Lo dimostrano i concorsi pubblici della forestale.


Bravi. Anzi, bravissimi. Ma non c’erano dubbi, visto che spesso la sapienza passa di padre in figlio. E così, da una parte il caso, dall’altro le conoscenze e le tante doti è accaduto che tra i 500 vincitori al concorso allievi per il Corpo forestale, molti tra questi sono figli di comandanti, dirigenti, uomini di stretta vicinanza del capo del Corpo, Cesare Patrone. Il fato, infatti, è stato così generoso nei loro confronti, che molti di costoro sono stati, addirittura, assegnati nelle stazioni dove comandano i loro capo famiglia. Non sfugge, infatti, che la sorte abbia riservato a Matteo Colleselli la stazione di Candaten proprio nell’area dove papà, comanda la regione Veneto; e così è accaduto a Stefano Piastrelli figlio del capo di Perugia, o a Massimiliano Giusti discendente diretto del numero due della regione Umbria. Ma le regalie della dea bendata non finiscono qui. Tanto che a trarne beneficio è toccato pure a Matteo Palmieri, «omonimo» del capo della segreteria del Corpo e destinato in Puglia, terra d’origine, a Francesco Polci (figlio del vice comandante d’Abruzzo assegnato a Chieti), a Massimo Priori (omonimo del caposervizio del personale assegnato a Livorno), a Vittorio Scarpelli (figlio del dirigente del servizio ispettivo assegnato nel vicino Abruzzo), nonché al figlio del comandante di Taranto, Pasquale Silletti, assegnato alla stazione di Cassano Murge a Bari, a Dante Stabile, parente del capo di Napoli finito alla stazione di Boscoreale in Campania.
(La Stampa)

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14 commenti:

Damiano Aliprandi ha detto...

Purtroppo è nel dna italiano questa cosa. Vai a vedere ad esempio i graduati dell'esercito, tutti figli di altri graduati. Oppure se andiamo a vedere i giornalisti affermati, tutti figli di altri grandi giornalisti. E così via...

Vale ha detto...

Pietro... dillo che tuo padre era un blogger di successo!

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Insomma: l'Italia non è ancora yscita dal feudalesimo...

Punzy ha detto...

e quindi i figli dei poveracci faranno i poveracci, con la marginalita' che si chiude a spirale su se stessa..

Arcureo ha detto...

Non vedo Brunetta ergersi (vabbè... "ergersi", adesso...) strillando allo scandalo, qui. Come mai? Eh CACCHINA UMANA?!

Le Favà ha detto...

Brunetta era distratto, stava disegnando due faccine sorridenti....bwa!

silvano ha detto...

Sì ma di questo passo Pietro non passo più a trovarti: non è possibile che mi fai incazzare e deprimere tutti i giorni :-((

ladyoscar ha detto...

Pietro non capisco di cosa ti stupisci ancora.
Questa è solo la seconda parte della tragedia italia: prima gli avvocati erano solo figli di avvocati, stessa regola per notai architetti, e dirigenti vari... oggi vale anche per gli altri settori della vita civile (civile si fa per dire!)

maria rosaria ha detto...

quando si dice "figlio d'arte"; che pensavi? :-|

Delano ha detto...

Bau

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Accade spesso soprattutto poi in settori che hanno molto meno i fari puntati addosso da parte dei media e dell'opinione pubblica.

@enio ha detto...

siamo in Italia, dopo l'università anche questi ?

Anonimo ha detto...

Anche Berlusconi d'altronde è figlio d'un altro gran figlio di p....aragnosta.

Anonimo ha detto...

http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=15-05-2009&pdfIndex=57

Ma la Direzione Generale del Corpo Forestale si trova a Roma o dalle parti di Corleone?