lunedì 23 giugno 2008

LA SESTA LUNA DI "GIUGNO"

(inviatami da Elisabeth)

Una poesia in viaggio virtuale per il mondo porta la torcia della
Libertà di Espressione in Cina.

Scrittori, traduttori e poeti di tutto il mondo hanno tradotto e continuano a tradurre e registrare la poesia “Giugno” scritta dal poeta e giornalista cinese incarcerato Shi Tao. La poesia è un’emozionante riflessione sulla protesta del 1989 di Piazza Tiananmen, scritta il 9 giugno, 2004, data che coincide con il 15 esimo anniversario del massacro.
Shi è stato condannato a 10 anni di prigione con l’accusa di “aver rivelato segreti di stato all’estero”, attraverso una e-mail inviata nel 2004 ad un sito americano pro-democratico. La e-mail conteneva alcune note tratte da un documento governativo in cui si mettevano in guardia i Media cinesi sul reportage dell’anniversario del massacro di Piazza Tiananmen. Shi ha utilizzato un account Yahoo e le autorità cinesi hanno potuto ottenere il suo indirizzo e la sua identità solo perché Yahoo le ha fornite provocando il naturale sdegno dell’intera comunità internazionale.
La poesia sta viaggiando per il mondo attraverso il sito del PEN http://www.penpoemrealy.org/ lungo un percorso simile a quello della torcia olimpica. Durante il viaggio è tradotta nelle lingue dei centri PEN in cui arriva; al momento la staffetta poetica ne ha raggiunti circa 70 attraverso l’Europa, le Americhe, l’Africa ed il Medio Oriente ed è stata già tradotta in circa 60 lingue. “La poesia è, come è noto, canto, e il canto è voce, e la voce è innanzitutto lingua.” Alle lingue ufficiali si aggiungono i dialetti ed altre lingue dei luoghi ricordandoci, inoltre, che noi tutti siamo una fusione di popoli, razze, storie diverse riflessi nello straordinario patrimonio della diversità linguistica
Sul sito c’è una mappa del mondo su cui si può seguire il viaggio della staffetta poetica iniziato da Taiyuan, città di Shi Tao, il 25 marzo e che si concluderà a Beijing per l’apertura dei giochi Olimpici (8 agosto 2008); potrete leggere ed ascoltare la poesia nella sua versione originale (Mandarino) e di seguito nelle differenti traduzioni che si aggiungono quando raggiunge un nuovo Centro PEN. Molte altre notizie ed informazioni sono disponibili sull’intera iniziativa del PEN: “International PEN’s 2008 China Campaign”.
Elisabeth


*“Traduttori e poeti nei 144 Centri PEN sparsi nel mondo stanno usando lo spirito delle Olimpiadi per riportare in vita il messaggio di Shi Tao nelle lingue del mondo” dice Eugene Schoulgin, Segretario Internazionale del PEN. E aggiunge “Il passaggio della poesia da una lingua all’altra serve a diffondere la nostra preoccupazione per la Libertà d’espressione in Cina e per gli scrittori che languono nelle sue prigioni”.
* dal documento pen di Lugano.
Traduzione trascritta dal sito del PEN Club Sardegna


In Giugno
Shi Tao

In Giugno
l’intera vita
si conclude.
In Giugno
il mio cuore morirà
e insieme la poesia.
Anche l’amore muore
e a terra con tremore
stilla il sangue.
In Giugno
il sole secca ogni cosa
la pelle rivela
la profondità della ferita.
In Giugno
l’anguilla lascia
le pozze insanguinate
per riprodursi
migra in mari lontani,
più fecondi.
In Giugno
il terreno si spacca
s’asciugano i torrenti
senza voce le parole
all’orecchio non giungono
dei morti.


15 commenti:

stellastale ha detto...

rispondo all'appello... ma aspetto un giorno... o forse due.... chè ho già 'rubato' un altro appello da Il Russo... passa a trovarmi per vedere di che si tratta

avevo 14 anni quando ho visto in tv quel ragazzo davanti al carrarmato in piazza Tien An Men. E' un'immagine che non dimentico

zefirina ha detto...

bella iniziativa
per non dimenticare
anche in questo caso
i ricordi, chi ricorda aiuta a non passare sotto silenzio certi crimini

Ishtar ha detto...

Senti non è che il tuo post sia più allegro eh?
Comunque la potenza della comunicazione dell'arte è veramente stupefacente, speriamo che possa veramente servire per neutralizzare la reppressione non solo di questo popolo ma anche di altri, ciao

il Russo ha detto...

Con il tuo esile corpo hai fermato un carro armato,
bastava un ordine e saresti stato schiacciato.
Ma per un momento è stato come se tutto il mondo
fosse fermo lì davanti a te, a un piccolo uomo
a un grande uomo, a uno come noi.

Sarebbe facile dire che tu hai sconfitto un'idea,
come se odio e violenza avessero solo quel colore.
Ma sto pensando a tutti quelli che hanno pagato
nel silenzio e nel dolore, perché il carro armato
non s'è fermato, niente ha risparmiato.

Ti voglio dire che né politica, né religione,
danno il diritto di troncare la vita di un uomo.
Che sogna solo una casa una donna un lavoro,
di essere libero e un poco felice in un mondo migliore
fatto di gente, gente come noi.

Con il tuo esile corpo hai fermato un carro armato
bastava un ordine e saresti stato schiacciato.
Ma per un momento è stato come se tutto il mondo
fosse fermo lì davanti a te, a un piccolo uomo
a un grande uomo, a uno come noi.

Uno come noi - Nomadi (Gente come noi)

Franca ha detto...

Il ricordo è sempre un dovere...

Pellescura ha detto...

il russo grazie per avermi ricordato la canzone dei nomadi.

ishtar, a me piace sdrammatizzare anche sulle cose serie, il mio commento da te era scherzoso.

stella, farò anch'io il post sull'appello per fatti di Bolzaneto

Zefirina, franca, è giusto ricordare cose che alcuni vorrebbero passassero sotto silenzio, per non disturbare i manovratori.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

La parola fa paura, il pensiero libero terrorizza.

Ed allora ecco che la poesia è per loro il demonio di questo millennio.

Ed allora o la uccidi o la emargini.

BC. Bruno Carioli ha detto...

Mi associo a Zefirina.
Le sue mi sembrano parole appropriate.

Anonimo ha detto...

Bella poesia, triste ricordo.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Se tutti gli uomini avessero quel coraggio, il mondo sarebbe sicuramente migliore.
Grazie per il tuo commento nel mio blog. Ciao

MAX ha detto...

Per la Cina, temo, ci vorrano ancora molti anni per arrivare ad una qualche libertà nonostante il capitalismo avanzi in maniera inconsulta. Inoltre mi risulta che sia la nazione dove avvengono la maggior parte delle esecuzioni capitali.
Speriamo che Shi stia bene, lui e tutti gli altri.
Ciao

Clelia ha detto...

Francamente non sapevo della storia di Shi Tao. La sua vita e la sua poesia dovrebbero restare nelle memorie collettive. L'ostracismo verso la libertà di pensiero in un paese quale è la Cina dovrbbe far riflettere.


Clelia

Pellescura ha detto...

schiavi o liberi?
max-buck-office
clelia

grazie del commento.

Silvia ha detto...

Grazie per avermi fatto conoscere la sua storia e la sua poesia...