Ormai in Italia è difficile definirsi comunista o cmq una persona di sinistra.
Negli ultimi vent’anni hanno creato un clima tale che, se sei un benestante, ti dicono che è facile fare il democratico e quello di sinistra con il portafoglio e la pancia piena. Se sei un operaio o cmq una persona con un reddito medio basso, ti dicono che sei comunista perché sei pieno di invidia e di odio sociale verso i ricchi.
Che ci dessero una volta per tutte, se vogliono anche per decreto, uno scaglione di reddito preciso nel quale,
secondo il loro giudizio, siano solo gli ideali a farci definire tali. Un reddito minimo e massimo a cui si può far riferimento, per essere sicuri, con cifre alla mano, di non essere tacciati di simili sciocchezze.
Negli ultimi vent’anni hanno creato un clima tale che, se sei un benestante, ti dicono che è facile fare il democratico e quello di sinistra con il portafoglio e la pancia piena. Se sei un operaio o cmq una persona con un reddito medio basso, ti dicono che sei comunista perché sei pieno di invidia e di odio sociale verso i ricchi.
Che ci dessero una volta per tutte, se vogliono anche per decreto, uno scaglione di reddito preciso nel quale,
secondo il loro giudizio, siano solo gli ideali a farci definire tali. Un reddito minimo e massimo a cui si può far riferimento, per essere sicuri, con cifre alla mano, di non essere tacciati di simili sciocchezze.
19 commenti:
quanta ragione c'hai!!!!
Hai ragione, questa cosa esce sempre fuori. Ma il punto oggi on credo sia chi si può definire comunista ma cosa si può fare di sinistra o cmq di socialmente rilevante per aiutare questo Paese. Ed anche per questo purtroppo noto che esiste una forte resistenza da parte di chi ci governa non solo ad attuare questo piano ma anche a lasciarci provare a cambiare le cose.
Ma sei antico!!!
Non lo sapevi che oggi fa tanto orgoglio e soprattutto moda dire che si è fascisti!
Scusa non lo sai che ormai i comunisti sono una razza in estinzione anche fra quei superstiti che affermano di essere tali!
Per fortuna io non amo seguire le mode!
E poi siamo ormai così deboli per cui nemmeno più degni di essere perseguitati...forse!
Ciao
Se esce il decreto che fissa i limiti di reddito, fammelo sapere che così vedo se ci rientro...
E' vero.
Il brutto è che il comunista non esiste più, purtroppo..
Hai sentito, poi, che ora anche i nostri cantanti cosiddetti di sinistra si stanno avvicinando piacevolmente alla destra? E parliamo di gente tipo Celentano, de Gregori, Pino Daniele e Venditti..
Silvio li ha conquistati
tutti!
Bacioni
io non sono mai stata comunista ma tendenzialmente il mio cuore batte a sinistra, ehm per via del mio reddito forse potrei essere solo democratica
;-)
comiunista??? what's comiunista???
Cos'altro potrebbero mai dire!? Questo ci dà conferma dell'ignoranza che c'è in giro.
Naturalmente non è soltanto un problema di portafogli, di mode, di etichette...E' questione di mentalità, lo si vede in ogni piccola cosa che facciamo come la pensiamo.
Ad esempio, io non compro un'altro paio di scarpe, o qualsiasi altra cosa, se ho già quelle che mi servono(anche se potrei benissimo permettermelo come quasi tutti ormai), non credo che l'unione delle coppie gay possa danneggiare le fondamenta della "famiglia", non ritengo affatto che l'aborto sia un qualcosa di immorale anzi, è un diritto!
Bisogna aprire gli occhi e prendere atto dei cambiamenti che ci sono stati nella società, non continuare ad avere una mentalità da bacchettoni, bigotti ed intolleranti.
Evidentemente alcuni non arrivano proprio a capire l'importanza di queste cose, di ciò che realmente serve al nostro paese, e basano il loro giudzio su definizioni(comunista, fascista ecc...)e luoghi comuni ormai passati.
Certo ci vorebbe anche più onestà in giro e metà dei problemi sarebbero già risolti.
Ciao Pellescura! Buona giornata...
STU-PEN-DO!!!
Quante volte m'è capitato di ascoltare discorsi di questo genere. E quante volte m'è toccato far capire la differenza tra un comunista e un frate francescano... e temo di esserci riuscito poche volte purtroppo!
Il problema é che in Italia la parola comunista oramai viene affibbiata pure ad un matgistrato che prova a fare il suo mestiere, mettiamola così: per essere comunista devi tendenzialmente essere onesto, pensare anche ai più deboli e mettere la persona sempre e comunque davanti ai soldi.
Ora capisci perchè in Italia non va di moda essere comunisti?
Alle elementari avevo un compagno di classe, Mario, che mi sbeffeggiava dicendo che ero un pessimo comunista perchè mio padre possedeva un'automobile, Fiat belvedere, e non la divideva con gli altri.
Fin da all'ora hanno fatto di tutto ma io mi sento comunista anche se come diceva Grucho Marx, non sono sicuro di essere tanto marxista.
Ciao, riesco a stento a fare il giro dei Blog che seguo...e il tuo non lo vorrei perdere perchè è molto interessante!;)
Comunista è un termine che ormai è stato totalmente snaturato secondo me!
Come si fa, si sbaglia. E nessuno si fa i cavoli suoi, come sempre.
Ho avuto una dritta, lo scaglione sarà da 3.000,00 ai 5.000,00 €.
Io non ci rientro, ma per la privacy non posso dire se per eccesso o per difetto.
:-)
stella, ma sì, diamocela sta ragione, almeno quella
daniele, in effetti c'è resistenza da parte del governo, altro che la nostra resistenza. :-)
ishtar, sì, sono antico. Rosso antico per la precisione. :-)
franca, mi dirai se stai dentro i limiti e così saprò se potro' chiamarti compagna.
sara, ah sti cantanti, sempre buoni a criticare, specie dopo le sconfitte.
zefirina , grazie dei tuoi democratici commenti
dressel, :-))
silvia, parafrasando dressel: what's onestà?
alessandro, elloso', hanno la testa dura ma dobbiamo insistere e resistere.
il russo, il presidente del consiglio farlocco ha fatto in questi anni una pubblicità negativa sul "marchio" che toccherà cambiarlo definitivamente.
bc, questo Mario ora è uno del PDL vero?
guernica, ti ringrazio, sei molto gentile.
La mia ovviamente è una provocazione e sul termine comunista potremmo aprire dibattiti infiniti, ma ho sempre paura della voce dal fondo che urla "Vi prego il dibattito noooo!":-)
alianorah, tu non sbagli mai :-)
martedì, 17 giugno, 2008
Mah...in realtà sarà difficile dire di essere di sinistra se ne parli con persone di destra, ma è difficile anche il contrario.
E' normale che chi non la pensa come te cerchi di metterti in difficoltà. C'è chi lo fa con buone argomentazioni e chi invece no e in questo caso, inutile dire che la critica che ti fanno vale quel che vale...cioè niente.
Se si ha ben chiari i motivi per cui si sta da una parte o dall'altra, controbbattere non dovrebbe essere difficile ;)
Certo, a volte si può non essere in vena di discussioni ma anche in quel caso, perchè prendersela? ;)
Ciao cià ^^
Lieve
Parlare di politica è diventato difficile. C'è sospetto e intolleranza e non va bene.
di Armando Cossutta
Da “UNA STORIA COMUNISTA “ (estratti dalla prefazione e dall’epilogo)
Essere comunisti oggi vuoi dire battersi non soltanto per richiamarsi a una gloriosa storia politica, ma far affermare i contenuti della sinistra in una lotta capace di contrastare e fermare le tremende contraddizioni delle forze capitalistiche dominanti. Non è lontano il momento in cui sarà riproposto di nuovo all’ordine del giorno per l’Italia e per l’Europa il tema del socialismo. Non mancherà molto al momento in cui apparirà chiaro quello che per noi comunisti è chiaro da sempre: che il capitalismo non è in grado, non sa e non può risolvere le contraddizioni che determinano queste lacerazioni nella società, il problema della pace e della guerra, delle condizioni di vita, dell’esistenza, del salario, delle pensioni, della sanità, della scuola. Non può risolvere queste contraddizioni, il capitalismo, perché sono le sue contraddizioni. E sempre più emerge la necessità di una diversa direzione economica fondata su scelte che non siano affidate semplicemente e soltanto al libero mercato ma che possono avere un intervento, una valutazione, una programmazione pubblica. […]
Ed è cosa ardua essere comunista. È sempre stato arduo, oggi più ancora di ieri […].
Oggi è più arduo non soltanto per le difficoltà che derivano dalla nuova condizione politica, da quanto è tragicamente accaduto e per le macerie che ne sono derivate e in cui ci ritroviamo. Più di ieri si va controcorrente. Hanno finito per prevalere e per diffondersi, con il dominio economico e militare del capitalismo, le sue tossine culturali e morali, la concezione stessa della vita, i costumi, le ambizioni, gli egoismi che sono propri dei padroni del mondo.
Trionfano il materialismo gretto e rozzo, l’avere più che l’essere, il carrierismo e il personalismo. Hanno il sopravvento l’arroganza, che è compagna della presunzione, figlie ambedue dell’ignoranza, e la volgarità che rasenta il plebeismo, la violenza verbale e materiale.
Si è infranta la diga ideale che riusciva a farvi fronte, e la stessa famiglia mondiale della sinistra è contagiata dal medesimo morbo che dovrebbe combattere. Anche nelle file socialiste, comuniste.
E arduo essere comunisti oggi, molto arduo, ma vale la pena esserlo, continuare a esserlo sino alla fine della propria esistenza, operando finché si può per quei principi nobilissimi che hanno animato le società in ogni epoca e in ogni luogo, facendole avanzare oltre ogni ostacolo: i principi - non è superfluo ripeterlo - di libertà e di pace, quelli dell’eguaglianza e della fratellanza umana, quelli della solidarietà, della giustizia, della liberazione.
caramella-fondente, grazie per la visita.
Che ti devo dire? Se lo dice Cossutta...:-)
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