sabato 1 agosto 2009
Treviso, ecco l'albo delle badanti, con corsi di dialetto e usi locali. Deve sapere tutto sullo spritz, altrimenti non le vogliono...
La provincia di Treviso, riferisce la Padania, sta istituendo un albo delle badanti. Per accedervi bisognerà frequentare un corso in cui, tra l'altro, è previsto l'insegnamento del dialetto. "Un modo - assicura il presidente Leonardo Muraro - per far sì che la badante tenga conto dello stile di vita dell'anziano, dei suoi usi e dei suoi costumi".
La Marca trevigiana, sempre una punta più avanti dell'Italia, alza ancora un po' l'asticella e impone all'immigrato un impegno suppletivo: imparare, immaginiamo in cento ore, il veneto in modo da "inserirsi nel contesto", sentirsi del contesto: i schei, lo spriz...
(di Antonello Caporale) qui tutto l'articolo
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3 commenti:
E ma per l'immigrato é difficile imparare il dialetto regionale. Non so. Se vuoi vieni a leggere il mio nuovo post (parla del Nano, come al solito, che vogliono che si candidi per il Pemio Nobel per la Pace). E' tutto vero!
il regolarizzare le assunzioni delle badanti potrebbe essere un problema grosso per diverse famiglie italiane.
Io sono stato - ed ho il titolo - un insegnante.
Mi offro gratuitamente per un corso di bestemmie in italiano e dialetto, a Treviso dovrebbe servire per accudire i vecchi trevigiani famosi per finezza e cultura.
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