mercoledì 19 maggio 2010

Michele, mi ero tenuto libero per la rivoluzione...


michele, mi ero tenuto libero per la rivoluzione,

ma mi hanno detto che non se ne fa più niente. ma siamo sicuri? lo vorrei sapere perché così mi organizzo, e se non si fa più la rivoluzione magari mi rimetto a vivere, a camminare per strada senza sperare che tutti quelli che leggono libero muoiano stecchiti o gli esploda il cervello solo grazie alla forza del pensiero. michele, dove cazzo sei finito? si può sapere? no perché noi ti stavamo aspettando, stavamo organizzando qualcosa di meraviglioso,stavamo preparando le nostre anime infuocate alla rivoluzione, finalmente. basta ipocrisia, basta vocazione maggioritaria, scendere nelle piazze, arrampicarsi sui monumenti, gridare a questo paese che è finita, che siamo tornati un paese libero. michele, noi eravamo pronti. c’avevamo gli striscioni, c’avevamo le bandiere, c’era pure il link pervedere la trasmissione in streaming. c’era marco, c’era quello che fa i disegni, c’erano tutte le ragazze della redazione pronte a combattere. cos’è questa storia che te ne vai? così, senza neppure farti minacciare, senza neppure farci scendere in piazza per difendere la libertà di stampa? come dici michele? nuove strade? produzione? michele, ma ti sei rincoglionito? noi eravamo pronti a mettere a ferro e fuoco questo paese e tu fai le docufiction con tony sperandeo?

mi ero tenuto libero per la rivoluzione