mercoledì 9 settembre 2009

La Polizia Tributaria sequestra un portale di streaming: dobbiamo fare qualcosa!

Il portale è sotto sequestro giudiziario, per essere più precisi.
In pochi, tra voi cari lettori, ci sarà qualcuno che non ha conosciuto e amato YouAndUs.
La motivazione fa riferimento a una legge del 1941, sulla violazione del diritto d’autore.
Ora, può una normativa di sessantotto anni fa, per quanto integrata, essere attuabile e rapportabile ai nostri tempi?
YouAndUs proponeva (purtroppo, per il momento, siamo costretti a scrivere all’imperfetto) lo streaming di materiale in qualità deteriorata e rigorosamente già trasmesso in tv…
Siamo circondati dallo streaming: tutte le radio, questo è per farvi un esempio, irradiano tranquillamente il proprio segnale non solo via etere o via satellite, ma anche attraverso il web...
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4 commenti:

Spookymoon ha detto...

E' doveroso chiarire alcuni concetti, per evitare qualsiasi malinteso...

You...&Us, prima di essere un sito Streaming è un Portale, un Forum, una Community frequentata da molti utenti desiderosi di confrontarsi, supportarsi, discutere e scambiarsi opinioni sui più disparati argomenti.

Intanto, se è realmente illegale tocca alla magistratura deciderlo, visto che adesso il sequestro è solo una misura cautelativa abusata o meno, non sta a noi dirlo...

E' importantissimo sottolineare che You...&Us "NON HA MAI CARICATO SUL PROPRIO SERVER NESSUN FILE DI TIPO ILLEGALE NE PROTETTO DAI DIRITTI D'AUTORE", i link pubblicati rimandavano ad un sito hosting esterno nella fattispecie "Megavideo", "Veoh"... e non ad una pagina interna del sito stesso.

Per la serie le parole stanno a zero, anche questo dettaglio è nelle mani di chi di dovere per essere valutato.

Dov'è il reato, nella divulgazione?

Bene, allora censuriamo anche i colossi cagasoldi, soprattutto loro... Youtube per esempio!

Dov'è il reato, nel download?

Bene, allora costituiamoci tutti. Chi di noi non ha mai scaricato almeno un file da Emule, per esempio?


Gli account a You...&Us sono sempre stati di tipo gratuito e se la visione del film era di qualità degradata o meno, non dipendeva dal sito streaming, ma dai limiti e dalle condizioni anche economiche che Megavideo poneva e pone ancora agli utenti che scelgono di abbonarsi presso di loro.

L'account a pagamento di Megavideo non ha avuto nessuna correlazione con gli introiti di You&Us, "appoggiato" solo sugli Adsense di Google (e sappiamo bene quanto è irrisoria la cifra che il famoso motore di ricerca "paga" per un clik.

Crediamo di instaurare un dialogo? Certo, non siamo spacciatori di eroina!

Linda.

calendula ha detto...

però una cosa me la chiedo? da chi è partita la denuncia???

Anonimo ha detto...

Da tempo temo che il sistema della censura cominci ad imperversare anche sui canali che ancora sono liberi. Sta accadendo. Non c'è da stupirsi! ahime!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Quoto il commento di Spookymoon e trovo sospetta questa manovra. Sa tanto di rappresaglia e trovo questo comportamento solerte della polizia tributaria non proprio condivisibile....(ogni tanto é carino usare un eufemismo. Carino e doveroso....)