giovedì 15 aprile 2010

Raimondo Vianello, la morte di un altro mito della tv,una grande carriera macchiata da quella caduta di stile nel 94

Massimo rispetto per la morte di un grande della televisione, ma la cosa che più mi è rimasta impressa della lunga carriera di Raimondo Vianello, è il teatrino ammiccante fatto in un programma, insieme ad una valletta, in cui simpaticamente invitava gli italiani, nel 94, a votare per il capo. Teatrino fatto con la furbizia e la consapevolezza di trascinare milioni di italiani, ignari, dalla loro parte. Io non ce l'ho con Vianello. Forse ce l'ho in generale con quelli che per salvaguardare il proprio lavoro, il successo e i propri guadagni sono disposti a farsi strumentalizzare per creare consendo attorno ad un movimento politico. Anche se fosse stato d'accordo con l'idea del suo datore di lavoro, inserire, tra una moviola e un gol in fuorigioco, un pistolotto per fare votare il candidato che ti paga lo stipendio, non è una scelta etica irreprensibile.