Il terremoto ha come rimesso in moto le energie del Paese. E l’efficienza di cui ha dato prova il presidente del Consiglio, alla testa ideale della Protezione Civile, può diventare il simbolo della rinascita. Stefano Folli, Il Sole 24 Ore
Berlusconi continuerà come in questi giorni a esporre la sua faccia davanti alla gente fino a quando non verranno su quartieri nuovi, non bidonville di baracche o cementificazioni da borgate infelici. Lo aspettiamo alla prova. La certezza è che Berlusconi accetta di essere misurato sulle opere non sulle chiacchiere. Renato Farina, Libero
Chinata sulla tragedia, l’Italia ha ritrovato un bene tante volte avvilito: l’unità nazionale. Con l’opposizione che loda il governo, e il premier che ne cava gratitudine e auspici. Non può essere un’ammoina, la democrazia ne trarrà un rinnovato vigore. Sergio Zavoli, Quotidiano Nazionale
Massimiliano, 37 anni: “Lui [Berlusconi] è quello più vicino a noi, alla nostra sofferenza. In Tv l’ho visto anche piangere per le vittime. Sono certo che se avesse saputo che qui c’erano state 400 scosse in tre mesi, ci avrebbe fatto evacuare subito. Non come i nostri politicanti locali”.
Giuseppe Caporale, La Repubblica
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