mercoledì 15 aprile 2009

L'ANNO ZERO DELL'INFORMAZIONE - la tesi della puntata contestata

"La tesi della puntata insomma era chiara: di fronte a un'emergenza prevedibile la Protezione Civile HA IL DOVERE DI FARE PREVENZIONE, per esempio controllare PRIMA la sicurezza di alcuni edifici strategici come Prefettura e ospedale (crollati entrambi), fare esercitazioni tra la popolazione (mai fatte), rafforzare i contingenti dei Vigili del Fuoco (accorsi in gran numero solo dopo), insediare subito una unità di crisi (Il prefetto era addirittura vacante ed è stato nominato dal governo dopo il sisma), predisporre piani di evacuazione. Lo stesso "caso Giuliani" e del radon dimostrava che, con tutti i suoi limiti, il terremoto era una possibilità almeno da mettere nel conto invece di negarla per "procurato allarme".
Matteo Bartocci - Il Manifesto

Sembrano cose di buon senso, che dovrebbero essere state dette da tutta la stampa libera. E invece le dice solo Annozero, scatenando le ire furibonde di Fini e di tutto il Popolo delle libertà. Che triste la sensazione di vivere in un paese talmente ridicolo da far passare la voglia di battersi per qualcosa.

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Fortapasc. Cerano una volta i giornalisti...

Salvo qualche eccezione, oggi in Italia bisognerebbe stendere un velo pietoso sulla professione del giornalista. Giancarlo Siani era giovane, aveva passione per il suo lavoro, certo era inesperto, magari si era trovato di fronte a situazioni ben più grandi di lui. Sicuramente era solo, ed è stato ammazzato dalla camorra a soli 26 anni.
Mi viene la tristezza al pensiero dei giornalisti delle nostra epoca che scrivono le cose che chi li stipendia vuole che si scrivano. Come dice un personagggio del film: - Ci sono i "giornalisti giornalisti" e i "giornalisti"-.
Ormai in Italia ci sono solo questi ultimi...
Un film da vedere.