sabato 27 settembre 2008

"Vita da cani"

Leggo su "La Stampa"on line questo titolo: "Prima i cristiani dei cani!". Si riferisce a un articolo indirizzato ad un cane, scritto da don Marco Scattolon, della parrocchia di Spinea (VE), che ha mandato su tutte le furie gli animalisti della zona e non solo. Di slancio mi viene in mente di scrivere qualcosa di scherno nei confronti di questo parroco, poi ci rifletto un po' e penso che forse non dice cose troppo peregrine. Insomma questa è la lettera e che ognuno esprima la sua opinione:

Caro cane,

" ...Ormai gli animali sono equiparati agli umani: si parla col cane, si chiedono informazioni ai giardini su dove l'altro compera i croccantini, liscia il pelo o lima le unghie del suo cane. A volte si stimano di più le persone che hanno un cane simile al proprio, perchè quelle persone a modo, educate e di buoni sentimenti più delle altre. Ormai è il cane che scandisce l'orario del padrone. Un amico mi raccontava: "Ieri sera, ho telefonato a mia mamma un po' più tardi e mi hanno rimproverato per l'ora perchè il cane già dormiva e non si poteva disturbare." Aumentano i negozi che abbinano veterinario al parrucchiere per cani. Basta guardarsi attorno "Qua la zampa! - Fido ti lavo - Collare di stelle - Barba, baffi e pelo lucido" sono negozi per estetica canina. E così giovinastri senza studi e specializzazioni hanno trovato l'America con i cani. "Ho smarrito cagnetta..." trovo scritto spesso sulla porta della Chiesa oppure "Vendo cuccioli di gran pregio...", c'è chi offre "Casa Pensione per cani (e gatti) aperto tutto l'anno, box riscaldati o con 5.000 mq di verde. Dire BAU, salutandosi, sembra diventare una prospettiva per il domani. Anche a casa nostra avevamo il cane, ma per difendere il pollaio e la casa, viveva all'aperto nella cuccia e mangiava le briciole della nostra sobria tavola. Ad un cane si può dare una carezza o un pizzicotto, ma... - c'è gente che spende più per il suo cane che per la sua carità cristiana; - c'è gente che fa più carezze al cane che al suo anziano; - c'è gente che appena sposata compra il cane e non "compra" un figlio; - c'è gente che si scandalizza se il consorzio dei nostri comuni non ci provvede di un bel canile accessoriato. Io spero che prima si provveda ad una casa di prima accoglienza per quei terzomondiali che dormono sulle panchine o dentro le case diroccate. Ne conosco più di uno. Prima i cristiani dei cani! Si troveranno i soldi per il canile zonale prima che per una casa per i fratelli terzomondiali? Se sì, giuro che suonerò campane a morto, per un buon tempo, perchè sarà morta la fraternità umana. Diceva Gesù: "Non date le cose sante ai cani, date loro le briciole". I telegiornali finiscono sempre con notizie su animali, mai notizie dall'Africa: sulla siccità o le epidemie, sugli acquedotti e le scuole inaugurate. Parlino delle belle iniziative delle Associazioni: Mato Grosso, Amnesty, Emergency o altre ancora che chiedono sostegni e realizzano progetti! E ai cani diamo gli avanzi dei nostri pasti, non le scatolette piene di sonniferi: un cane ama la libertà, la terra e le corse non il guinzaglio, il salotto e il passo lento come il nostro. Che "vita da cani" facciamo fare loro! Se hai un cane: trattalo bene, ma non sostituisca i poveri o l'affetto tra familiari. Saranno belle anche le sfilate dei cani, perchè sono affettuosi e gioiosi, ma sono animali...e io i sacramenti a loro non li posso dare. Ci sarà un perchè!