sabato 30 agosto 2008

Feltri Libero e onesto, parola di Belpietro

(SCONTRO TRA TITANI DEL GIORNALISMO ITALIANO)

"...Per la fondazione di Libero nessun editore era disposto a metterci troppi soldi e Feltri non intendeva rischiare i suoi, qualcuno si ricordò che esisteva un bollettino mensile del Movimento monarchico italiano, Opinioni nuove, registrato fin dal 1964 presso il tribunale di Bolzano. Il periodico era l’organo di un gruppo di amici, quattro gatti, che usciva quando e come poteva, ma riceveva un contributo di 20 milioni di lire l’anno dallo Stato.

L’editore di Libero chiese ai monarchici di prendere in affitto la testata in cambio di 100 milioni di lire: un affare per i nostalgici del re, ma soprattutto per Feltri e i suoi, i quali s’inventarono una specie di supplemento quotidiano di Opinioni nuove. In grande si leggeva Libero, in piccolo, ma con la lente d’ingrandimento, la testata del Mmi, quella che aveva diritto ai contributi di Stato.
L’Espresso se ne accorse e chiese lumi a Feltri, il quale giurò che avrebbe rinunciato ai finanziamenti. Una promessa dimenticata in fretta, perché appena un anno dopo, compreso che la testata Opinioni nuove era una gallina dalle uova d’oro, Libero chiese ai monarchici di comprarla per 500 milioni di lire. Agli orfani di Casa Savoia parve di sognare: il loro giornalino si rivelava il miglior investimento mai fatto. Perciò si affrettarono a vendere e a investire il ricavato in alcuni negozi a Bolzano. "In realtà, il miglior investimento lo ha fatto Libero: chi di voi non pagherebbe 500 milioni di lire una tantum per poi incassare in 7 anni quasi 40 milioni di euro e chissà quanti altri nel futuro?"

Risposta di Feltri: "Belpietro è un bugiardo. Anche Panorama e la Mondadori usufruiscono di sconti e contributi e i milioni di Euro da noi percepiti non sono 40 ma solo 30. !! "