mercoledì 27 agosto 2008

Il discorso della montagna e della collina del Santo Padre

Cari ciofani,
è con tanta cioia che sono ritornato dalla breve vacanza in quel di Bressanone nella Val Pusteria, immerso in una spendida cornice di bellezza naturale, di paesacci incantati e incontaminati. Ho respirato a pieni polmoni aria pura, ho fatto estenuanti passecciate circondato da colori meravigliosi. Ho manciato cibi freschi e cenuini, prodotti da questa terra, lavorati con tanta passione da uomini di fede. Ritorno ora al lavoro di prechiera di tutti i ciorni, ritemprato nel corpo e nello spirito, nella crazia di Dio. Io consiglio a tutti gli uomini di buona volontà una vacanza in montagna o in qualche bel posto di collina. Credetemi, è l’ideale per riflettere sui mali del mondo, sulla fame, sulle guerre, sui milioni di uomini che muoiono per la povertà. Non esiste posto migliore per avvicinarsi all’infinito e rimettersi in forma dal punto di vista fisico e spirituale. Forse la Chiesa, fino a ora, ha erroneamente sottovalutato l'importanza dell'ambiente sano, dell'aria pulita, del cibo semplice, di tutte quelle condizioni ideali che offriva il Colcota-Calvario e che forse hanno dato il loro piccolo contributo nella resurrezione di Cesù Cristo.