sabato 17 maggio 2008

"Ed è subito roncola"

Coi vicini si litiga, e di brutto a quanto pare.
Quasi ogni giorno si sente di tranquilli pensionati, di solito dediti per lo più al giardinaggio, prendere a colpi di roncola i vicini di casa, anche loro gente tranquilla per carità.
Sembrano tutti tranquilli prima di andare fuori di testa e rovinare la propria e l'altrui famiglia.
Senza andare a pescare nel torbido dei casi limite, se diamo un'occhiata attorno a noi, ci accorgiamo subito di questa realtà.
Il vicino di casa ci sta sulle palle, diciamolo.
I motivi sono i più disparati e forse quelli veri stanno dentro di noi e non ce li confessiamo neanche. Invidia? Frustrazione? Boh...Le statistiche dei vari processi intentati per diatribe condominiali ci danno un quadro triste, un po' surreale e pure divertente.
Un classico è l'automobile posteggiata nel punto sbagliato, il bambino che gioca in cortile a orari strani (in Sicilia c'era il classico "Che fa...ti l'è tagghiari stu palluni?), al cane che abbaia di notte. Magari di giorno lo accarezzi pure e di notte fantastichi su come farlo sparire.
Per non parlare degli odori nauseabondi che partono dalle cucine e si diffondono per quattro isolati, tecnicamente chiamati «immissioni», ovvero rumori e odori provenienti da altri appartamenti. Con l'avvento della cucina etnica questo "'u senti u sciauro?" (lo senti l'odore?) è notevolmente aumentato: l'odore di cipolla che si diffonde anche in orari non convenzionali sta diventando un'abitudine.
Il ticchettìo di scarpe femminili come un martello pneumatico in orari in cui si dovrebbero sentire solo suoni ovattati, lo spostamento di mobili a tarda ora di gente stressata che con il cambio di posizione del divano pensa di risolvere un po' di disagio esistenziale, la fioriera attaccata al muro, l'innaffiatura di piante e balcone non richiesti, nel caso in cui il flusso idrico tenti di innnaffiare i balconi sottostanti, lo sbattimento di tovaglie, il bucato in evidenza o gocciolante, i mozziconi gettati dalla finestra. Insomma il repertorio è lungo e frastagliato.
Poi ognuno ha le sue esperienze particolari: vicini sui generis, qualche aspirante musicista intento a provare Per Elisa per ore e ore peraltro con risultanti sconfortanti per tutti, il maniaco del fai da te, che appende mensole e quadri manco tenesse una galleria d'arte; quello che taglia l'erba alle 6 di mattina col fresco (te possino), il vicino sordo che mette sempre il volume della tv a palla e a cui nessuno ha mai avuto il coraggio di dirgli di procurarsi un apparecchio acustico, e che il sabato a mezzanotte ti entra in casa con la musica di Barry White a C'è posta per te (impressionante).
Il mio vicino di casa, per esempio, taglia ogni anno gli alberi, peraltro di proprietà comunale, che sono vicini al suo ingresso, per non avere la rottura delle foglie in autunno che sporcano, o per far vedere meglio la sua casa , non lo so. Ma d'estate ha la faccia tosta di mettere la macchina all'ombra degli alberi vicino al nostro ingresso, usurpandoci l'ombra. E' incredibile. E vota pure Fini.
Chi mi presta una roncola?