giovedì 20 marzo 2008

Tremonti da ragazzo vittima del bullismo


«Ho fatto le notti chiuso in un armadio, con un anziano che studiava (di solito in collegio si studiava di notte fino all’alba) e ogni mezz’ora una sveglia mi obbligava a simulare il bollettino dei naviganti, scandendo il segnale orario. Se non lo facevo erano botte».

Ah...ora si capiscono tante cose...