mercoledì 31 ottobre 2007

SIRCANA E I GIORNALI

Caro Direttore,
ecco come una dichiarazione “geneticamente modificata” può servire a sostenere una tesi che fa acqua.Laura Cesaretti sul Velino usa una frase detta da Prodi al settimanale Gente ( “dopo questa esperienza…aprirò un nuovo corso di laurea: Scienza delle Coalizioni”), aggiungendoci un “magari in Africa” mai detto dal Presidente del Consiglio che però serve per alimentare una sequenza di congetture forse interessanti sui rapporti tra Prodi e Veltroni ma, sicuramente, infondate. Al peperoncino si aggiunge poi il pepe di un’altra frase, anche questa mai detta da Prodi, (“è più cinico di D’Alema”, che ha addirittura l’apprezzabile pregio di cogliere i classici due piccioni con una fava. Sono stato sempre un convinto sostenitore della teoria del massimo risultato con il minimo sforzo e credo che nella maggioranza dell’Unione ci siano già abbastanza differenze di opinione (permettetemi l’eufemismo) da costituire pane sufficiente per soddisfare quotidianamente gli appetiti dei giornalisti, fare addirittura la fatica di modificare o creare di sana pianta le dichiarazioni mi sembra francamente inutile.
Silvio Sircana

SIRCANA E I GIORNALI

Caro Direttore,
ecco come una dichiarazione “geneticamente modificata” può servire a sostenere una tesi che fa acqua.Laura Cesaretti sul Velino usa una frase detta da Prodi al settimanale Gente ( “dopo questa esperienza…aprirò un nuovo corso di laurea: Scienza delle Coalizioni”), aggiungendoci un “magari in Africa” mai detto dal Presidente del Consiglio che però serve per alimentare una sequenza di congetture forse interessanti sui rapporti tra Prodi e Veltroni ma, sicuramente, infondate. Al peperoncino si aggiunge poi il pepe di un’altra frase, anche questa mai detta da Prodi, (“è più cinico di D’Alema”, che ha addirittura l’apprezzabile pregio di cogliere i classici due piccioni con una fava. Sono stato sempre un convinto sostenitore della teoria del massimo risultato con il minimo sforzo e credo che nella maggioranza dell’Unione ci siano già abbastanza differenze di opinione (permettetemi l’eufemismo) da costituire pane sufficiente per soddisfare quotidianamente gli appetiti dei giornalisti, fare addirittura la fatica di modificare o creare di sana pianta le dichiarazioni mi sembra francamente inutile.
Silvio Sircana

ANCORA TU!

Jena per “La Stampa”
- Ancora tu, non mi sorprende, lo sai? Ancora tu ma non dovevamo vederci più? Sei ancora tu, purtroppo l'unico, ancora tu, l'incorreggibile ma lasciarti non è possibile, lasciarti non è possibile... Disperazione e gioia mia sarò ancora tuo sperando che non sia follia ma sia quel che sia.Ieri sera i parlamentari dell’Ulivo erano riuniti con Veltroni quando hanno improvvisamente cominciato a cantare. Era arrivato Prodi.

IL DOTTOR PAPA

di Bruno Ugolini
Ora bisognerà stare molto attenti ad entrare in farmacia. C'è il rischio della scomunica, il rischio dell'inferno. Un innocente aspirina può nascondere un enorme peccato. Quasi come desiderare la donna d'altri o commettere atti impure. Come si potrà fare per essere a posto con la propria coscienza? Bisognerà che in ogni parrocchia siano creati degli sportelli sanitari. Le USD, unità sanitarie di Dio, accanto alle ASL. Qui il parroco su appositi moduli rilascerà le ricette eticamente irreprensibili. Da allegare a quelle normali ma ambigue, del medico curante. È possibile immaginare un mastodontico affollamento della farmacia del Vaticano già ora assai frequentata. Qui gli scaffali sono ricolmi di pillole e sciroppi in onor di Grazia. Certo sarà dura per chi non professa la religione cattolica. A meno di non aprire farmacie con diverse insegne in modo di accontentare una popolazione ormai multietnica. Farmacie islamiche, buddiste, protestanti, batiste, evangeliche e via pregando.

SILVIO ROMANTICO

Durante la lectio inauguralis per l'apertura del XX master di Publitalia 80, Silvio Berlusconi confessa:«Ho un'idea romantica della politica, è un atto di carità verso gli altri... Da quando sono sceso in campo ho portato una moralità nuova che consiste nel mantenere gli impegni con gli elettori» (La Stampa, 30/10/2007)